Medico-Chirurgo
Specialista in Neurologia
Elettromiografista
Perugia
Quali malattie diagnostica e cura il neurologo
Tra le principali malattie di competenza del neurologo ci sono:
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Demenze degenerative (Alzheimer, ecc.) e demenze vascolari
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Disturbi del movimento (Parkinson, Parkinsonismi secondari, distonie, tremore, ecc.)
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Patologie cerebrovascolari (ictus cerebrali)
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Malattie demielinizzanti (sclerosi multipla)
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Epilessie
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Neuropatie periferiche (radicolopatie cervicali e lombari, plessopatie, sindromi canalicolari (tunnel carpale, tunnel cubitale, tunnel tarsale ecc.), neuropatie metaboliche (diabetica), carenziali, tossiche, ecc..
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Cefalee ed emicranie
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Sindrome fibromialgica
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Depressione
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Disturbi da stress
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Ansia e attacchi di panico
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Disturbi del sonno
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Psicosi
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Consulenze e certificazioni specialistiche neurologiche in ambito medico-legale, amministrativo ed assicurativo
Diagnostica Strumentale e Consulenze specialistiche

Elettromiografia e Elettroneurografia

Consulenze e Certificazioni Specialistiche Neurologiche in ambito medico-legale ed assicurativo

Relazioni medico-specialistiche

Disturbi del Movimento (Malattia di Parkinson, Parkinsonismi, Tremori, Distonie, Corea etc...)
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell'equilibrio. La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite "Disordini del Movimento" e tra queste è la più frequente.
L'età media d’esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni.
La malattia di Parkinson si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala consistentemente. I livelli ridotti di dopamina sono dovuti alla degenerazione di neuroni in un’area chiamata “sostanza nera“.
La malattia di Parkinson è una malattia cronica, lentamente progressiva, che coinvolge diverse funzioni motorie, vegetative, comportamentali e cognitive, con conseguenze sulla qualità di vita.
Con un trattamento appropriato, l'aspettativa di vita è considerata simile, o solo lievemente ridotta, rispetto a quella della popolazione generale.
​Quando rivolgersi al Neurologo
Non necessariamente alla comparsa di tremori, lentezza nei movimenti o difficoltà nella deambulazione: esistono, infatti, segni e sintomi precoci della malattia che, se individuati, possono permettere una precoce diagnosi e l’inizio anzitempo di una terapia;
Modificazioni comportamentali, cambi d’abitudine con rifiuto di fare le cose che abitualmente faceva, lentezza nei movimenti, disturbi vegetativi (alterazione delle funzioni dei visceri quali stitichezza o disturbi della sfera sessuale), dell'olfatto, del sonno, dell'umore e della cognitività, la fatica e l’anosmia (disturbo dell’olfatto) sono segni che dovrebbero indurre il parente a portare il proprio caro da un neurologo;
Non sono i tremori, spesso benigni o dovuti ad altra malattia, il segno più evidente di questa malattia!

Patologie Cerebrovascolari

Cefalee

Depressione, Disturbi d'ansia, Disturbi del sonno
Malattia di Alzahimer e altre Demenze
Quando rivolgersi al Neurologo
Disturbi della memoria a breve o lungo termine che interferiscano con la vita quotidiana per definire la loro genesi: fondamentale, infatti, definire se il disturbo ha una genesi psico-somatica o invece segno di un iniziale disturbo cognitivo;
- Se il disturbo della memoria è associato a disturbi del linguaggio, attenzione, capacità di giudizio;
- Se il disturbo della memoria si accompagna a disturbi comportamentali o stato confusionale;
- Se il disturbo della memoria si presenta con disorientamento spaziale o temporale;
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​Invecchiamento Cerebrale
Fisiologiche e graduali modificazioni strutturali e funzionali, cui il cervello va incontro con il passare del tempo. Durante l’Invecchiamento cerebrale si verifica una riduzione del volume e del numero delle cellule nervose, della morfologia e del numero delle sinapsi. È stato calcolato che, a partire dai 30 anni, le cellule nervose cominciano a morire. Dopo i 70 anni si possono perdere anche 100.000 neuroni al giorno. Le qualità intellettuali possono restare inalterate. Tuttavia, molti anziani presentano una riduzione nella rapidità e abilità durante l’esecuzione dei movimenti, soprattutto fini e complessi. Dal punto di vista cognitivo l’invecchiamento cerebrale comporta un rallentamento nei processi di apprendimento e una riduzione nella velocità di elaborare le informazioni. Indagini di imaging funzionale cerebrale mostrano come queste modificazioni siano riconducibili ad un’alterata attivazione della corteccia prefrontale e dell’ippocampo.
Demenza
Il termine demenza definisce una compromissione stabile delle funzioni cerebrali superiori acquisite ed esclude tutti gli stati di insufficienza mentale transitoria o secondaria a sviluppo deficitario. Il concetto di demenza implica un’incapacità da parte dell’individuo affetto di rispondere alle proprie esigenze quotidiane. Ad essa si associano deficit cognitivi misurabili, alterazioni dello stato emozionale e disturbi comportamentali. Esistono numerose condizioni patologiche che possono indurre uno stato di demenza: tra queste, la malattia di Alzheimer rappresenta la forma più comune.

Malattie Neuro Muscolari
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